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SKJF 2017 Lugano 01.07.2017

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Il canto giovanile ha invaso Lugano

Una Lugano gremita di sorrisi, di emozioni e di applausi. Questo è il clima in cui si è svolta la sesta edizione del Festival Svizzero dei Cori giovanili e di bambini svizzeri SKJF. Per la prima volta è stato il Ticino ad ospitare questa importante manifestazione, che si tiene a cadenza biennale e che è volta a promuovere la cultura corale dei giovani e dei bambini mediante l’incontro, l’incitamento e lo scambio reciproco tra i cori.

Quattro giorni durante il Ponte dell’Ascensione - da giovedì 25 maggio a domenica 28 maggio - nel corso dei quali sono state ben 44 le formazioni giovanili che si sono date appuntamento nella città sul Ceresio per dare un’immagine della ricchezza musicale e canora della molteplicità regionale dei cori di voci bianche svizzeri.

Trentadue i gruppi corali che provenivano dalla Svizzera tedesca, cinque dalla Svizzera francese, due dalla Svizzera romancia e quattro dal Ticino (Cantori della Turrita, Coro Calicantus, Coro Clairière e Piccolo Coro Santa Teresa di Viganello), per un totale di 1526 giovani partecipanti.

Il Festival non prevedeva concorsi o esibizioni davanti ad esperti o giurie, ma è stato un avvenimento che ha messo in primo piano l’incontro tra i cori e l’ascolto reciproco e comune, con molti concerti dalla mattina fino a tarda sera nei luoghi più suggestivi di Lugano. Il sole ha baciato tutti e quattro i giorni, consentendo un perfetto svolgimento della kermesse.

 

Lugano capitale del canto

Nucleo nevralgico degli eventi principali è stato il Centro Esposizioni di Lugano, dove giovedì mattina si è svolto un SingplausCH, un divertimento canoro della durata di un solo giorno e rivolto ai bambini di scuola elementare. Circa 150 bambini, sotto la direzione di Andrea Cupia, hanno magistralmente preparato una simpatica rappresentazione comune in vista del Concerto d’apertura ufficiale di SKJF, avvenuto nel tardo pomeriggio.

Due Matinées corali, concerti d’incontro, canti in piazza, un flashmobs e le prove pubbliche del Coro Svizzero dei Giovani hanno caratterizzato le giornate di venerdì e sabato. Un nutrito pubblico ha potuto assistere alle variate e affascinanti performances dei cori nelle principali chiese e piazze del centro di Lugano, nonché al Conservatorio, al Palazzo dei Congressi e all’Università.

La sera di sabato 27 maggio si è tenuta “La Notte dei Cori”, occasione ghiotta per 32 cori di esibirsi in ambienti suggestivi. Suggello della serata, il canto comune in Piazza del Riforma e il concerto del Coro Svizzero dei Giovani al Centro Esposizioni.

Sempre in questo luogo ha avuto luogo il Concerto finale della domenica mattina, con il canto comune che ha visto una prima composizione del ticinese Ivo Antognini.

In seguito tutti i giovanissimi coristi hanno fatto rientro alle loro case, serbando nel cuore il ricordo di uno stupendo fine settimana in terra ticinese.

In giro per Lugano

Coro Svizzero dei Giovani

Sindaco di Lugano

Piazza della Riforma

Singplausch (RSI Loreta Daulte)

Intervista a Fulvio Caccia

“Mai vista un’organizzazione del genere e mai mangiato così bene!”

 

Il Festival SKJF viene organizzato dall’Associazione per la Promozione dei Cori Giovanili e di Bambini. In collaborazione con La Federazione Ticinese Società di Canto, per curare ogni dettaglio dell’edizione luganese è stato istituito un Comitato organizzativo “ad hoc” presieduto da Fulvio Caccia, al quale abbiamo rivolto alcune domande.

 

Signor Caccia, può stilare un breve bilancio di questi 4 giorni di SKJF a Lugano?

Sentito il parere di molti partecipanti, delle autorità cittadine, dei giornalisti delle quattro regioni linguistiche ritengo che si possa parlare di un notevole successo. 

44 cori (32 dalla Svizzera tedesca, 5 delle Svizzera francese, 4 dal Ticino, 2 dalla Svizzera Romancia e il Coro Svizzero della Gioventù) hanno dato vita a quattro giornate d’intensa attività musicale e d’incontri al di là delle barriere linguistiche. La Città è stata animata il venerdì pomeriggio, il sabato pomeriggio e sera in modo molto vivace, in particolare con i concerti nelle piazze. La volontà d’apertura del Festival a tanti cori ha comportato naturalmente un ampio spettro nei repertori eseguiti e pure nella qualità delle esecuzioni. Gli esperti hanno comunque constatato una costante crescita qualitativa.
 

Per la prima volta questo Festival si è svolto in Ticino: quali sono state le difficoltà maggiori che ha incontrato nell’organizzazione? Tutto è filato liscio?

L’organizzazione dei pernottamenti è stato il capitolo più oneroso, anche in relazione alla necessità di far capo ai trasporti pubblici. Quando l’iscrizione definitiva ha portato ad un numero di partecipanti che superava di circa un terzo le aspettative, si è dovuto riprendere il lavoro da capo. Ai rifugi della Protezione Civile si sono aggiunte nove palestre. 

L’organizzazione dei tre turni per i pasti (con quasi 1650 partecipanti, tenuto conto di volontari, personale della Protezione civile e organizzatori), da assolvere in novanta minuti ha rappresentato il secondo grosso impegno. Molto difficoltosa si è rivelata la ricerca di volontari. Fortunatamente la professionalità e la disponibilità della Protezione Civile di Lugano Città ha permesso di rispondere a tutte le necessità.

Se si esclude qualche malore provocato dalle temperature molto estiva, tutto è filato liscio. Anzi, il parere di molti frequentatori dei festival SKJF  si può riassumere in una battuta udita ripetutamente: “mai vista un’organizzazione del genere e mai mangiato così bene!”
  

Migliaia di giovani coristi in Ticino per quattro giorni: a livello canoro e musicale, cosa ha significato per loro SKJF?

Per molti partecipanti lo SKJF 2017 ha anzitutto rappresentato la prima occasione di venire in Ticino: vista l’accoglienza e il tempo magnifico non scorderanno tanto presto questo soggiorno. Dal punto di vista musicale questi giovani hanno avuto l’occasione di ascoltare decine di altri cori e rendersi conto che c’è quasi sempre qualcosa da imparare. Inoltre, con i momenti di “canto comune” efficacemente animati da Dominique Tille, hanno avuto l’occasione di cantare insieme in numerose occasioni, gustando la partecipazione a un coro di quasi 1500 coristi.

Dal punto di vista della socializzazione è molto positiva l’occasione d’incontrare tanti coetanei che condividono la stessa passione.

 

Qual è stata la reazione dei Luganesi e dei Ticinesi a tutti i concerti e a gli eventi che sono stati proposti?

Direi molto positiva! La partecipazione ai concerti al Centro Esposizioni è sempre stata buona. Da discreta a buona la presenza di pubblico nelle sale e chiese, specie in quelle più vicine al centro. La parte più visibile è certamente stata l’animazione nelle piazze: da Piazza San Carlo a Piazza Cioccaro e soprattutto a Piazza Riforma. In quest’ultima, la presenza di SRG SSR (col supporto di RSI) ha animato la piazza per quattro giorni, raggiungendo regolarmente le quattro regioni linguistiche del Paese.

Occorre sottolineare che mai i Festival precedenti hanno goduto di una copertura radio e in parte televisiva comparabile e quindi è doveroso un ringraziamento a SRG SSR per il sostegno dato in questa occasione alla musica corale giovanile.

Fulvio Caccia

C. Barella